Stabile a 330 miliardi di euro lo stock complessivo di Npe in Italia.
Nel 2024 si stima salirà fino a 402 miliardi di euro
Per la prima volta, nel 2021, lo stock degli Utp supera gli Npl nei bilanci bancari.
Sempre più rilevante il mercato secondario che rappresenta il 32% del totale transato.
Nel 2022-23 previsti circa 60 miliardi di euro di nuovi flussi di crediti deteriorati nei bilanci bancari.
Migliora l’Npe italiano in contrazione al 4,7% sotto il target BCE (5%).
INFORMAZIONI DAL MERCATO – Come riportato da Banca Ifis nel 2021 sul mercato italiano sono state effettuate transazioni di crediti non performing per complessivi 33 miliardi di euro.
Le stime contenute nel Market Watch Npl prevedono nel 2022 circa 47 miliardi di euro di nuove dismissioni Npe (35 miliardi di euro di Npl e 12 miliardi di euro di Utp) e altrettante nel 2023 (37 miliardi di Npl e 10 miliardi di Utp) per un totale di 94 miliardi di euro di vendite nel biennio.
Sempre più rilevante il mercato secondario che nel 2021 ha registrato una incidenza del 32% sul totale transazioni e si prevede arrivi al 33% nel 2022. Viene evidenziato come dal 2017 al 2021 siano stati investiti quasi 60 miliardi di euro da parte di servicer e investitori per acquisire 245 miliardi di euro di portafogli Npl.
Dal punto di vista dei flussi di nuovo deteriorato nei bilanci bancari si prevede il deterioramento di circa sessanta miliardi di euro di crediti tra il 2022 e il 2023. Nel 2024 si stima un ritorno ai valori pre-Covid con un tasso di deterioramento attorno all’1% che si confronta con il 2,4% stimato nel 2022: un valore ben lontano dal tasso del 4,5% relativo al picco registrato nel 2013.
Lo stock complessivo di Npe, che nel 2021 è sceso a 330 miliardi di euro in linea con i livelli del 2019 e 2020, salirà fino a toccare i 402 miliardi nel 2024. Lo stock nel 2021 è composto da circa 88 miliardi di euro di Npe in capo alle banche e 242 miliardi di euro in gestione a servicer e investitori specializzati (circa il 73%). Nel 2024 si prevede solo il 22% sarà a bilancio bancario.
La novità è che, per la prima volta in Italia, gli Utp iscritti a bilancio delle banche superano lo stock Npl: a fine 2021 si stimano 45 miliardi di euro di Utp verso 39 miliardi di euro di crediti deteriorati. Il sorpasso è confermato anche per i prossimi anni.
Aumenta il rischio di credito: A fine 2021 l’Italia conta circa 44 miliardi di finanziamenti ancora in moratoria, per l’82% sono prestiti alle imprese (36 miliardi di euro).
Focus sulla Giustizia e mercato immobiliare. In Italia, nel 2021, sono state realizzate circa 700 mila compravendite immobiliari: un vero e proprio record grazie alla grande liquidità delle famiglie e delle imprese che si è sommata agli incentivi fiscali. Si stima che anche nel 2022 la crescita continuerà a essere sostenuta.
Il 2021 si è chiuso con 126.000 immobili in asta per un valore complessivo di 18,7 miliardi di euro.
Positivi gli effetti generati dall’avvio del processo telematico e della riforma del 2015, con la riduzione di circa due anni, tra il 2018 e il 2020, del tempo medio di chiusura delle aste che nel 2021 scontano ancora 6,1 anni di vita media.