La strategia

Si ha motivatamente ragione di ritenere che il singolo debitore, che avanza la propria autonoma offerta transattiva, ha scarsa capacità d’ascolto presso il creditore.

Al momento le attività di resistenza dei debitori alla pretesa dei creditori sono affidate quasi esclusivamente alle procedure giudiziarie, costose ed incerte, che impediscono in molti casi ad imprese industrialmente valide di perseguire le attività produttive ed alle famiglie indebitate di conservare i propri patrimoni oltre che tornare alla serenità.


Un numero sufficientemente elevato di debitori che offra una transazione collettiva per importi non marginali a valori superiori ai prezzi di mercato degli NPL si ritiene che possa ottenere un risultato molto significativo.

I singoli debitori conferiranno alla Società il mandato a rappresentarli complessivamente in una negoziazione orientata ad ottenere il miglior livello di transazione possibile.

La vera idea – forza del progetto – è data proprio dall’interesse della controparte a poter negoziare su unico tavolo la definizione di una pluralità di posizioni in default con non trascurabili vantaggi di costi operativi risparmiati rispetto a trattative individuali, ma anche di significativi risparmi di costi legali futuri a seguito dell’interruzione delle azioni recuperatorie di incerto esito e di lunga durata.



Analogo vantaggio può essere colto dai Fondi cessionari di NPL che, con ogni probabilità, potrebbero realizzare plusvalenze significative
per cluster sufficientemente grandi di controparti debitorie.

Il punto di forza è dato proprio dalle azioni di negoziato esercitato collettivamente dopo che le strutture della Società avrano valutato, sul piano tecnico, la capacità restitutoria di ogni singolo debitore, compatibile con la sopravvivenza economica dell’impresa e/o del nucleo familiare, in una logica di sua effettiva disponibilità al fine di prospettare ai creditori delle soluzioni individuali professionalmente accurate.

Altro fattore di successo è che il negoziato viene, di fatto, avviato solo dopo che i singoli debitori avranno versato gli importi con ciascuno di loro concordati dagli uffici istruttori della Società, su un conto vincolato all’operazione. Vantaggio implicito del modello è che ogni debitore metterà a disposizione quanto è in grado e che, in ogni caso, se il negoziato con il creditore dovesse fallire, ciascuno tornerà in possesso di quanto versato sul conto vincolato.

Il meccanismo del negoziato collettivo non modifica la posizione di ciascuno, ma aggiunge un plus molto significativo rispetto alla forza
contrattuale dei singoli.
In effetti potremmo dire che, grazie all’impresa che svolge l’attività di raccolta delle adesioni, valutazioni istruttorie e negoziato con il creditore si eleva a potenza la sommatoria delle disponibilità transattive dei singoli debitori.

Al creditore si prospetta una operazione che vede già disponibile e liquida la somma collettivamente offerta.

Altro fattore di successo è che il negoziato viene, di fatto, avviato solo dopo che i singoli debitori avranno versato gli importi con ciascuno di loro concordati dagli uffici istruttori della Società, su un conto vincolato all’operazione. Vantaggio implicito del modello è che ogni debitore metterà a disposizione quanto è in grado e che, in ogni caso, se il negoziato con il creditore dovesse fallire, ciascuno tornerà in possesso di quanto versato sul conto vincolato.

Il meccanismo del negoziato collettivo non modifica la posizione di ciascuno, ma aggiunge un plus molto significativo rispetto alla forza
contrattuale dei singoli.
In effetti potremmo dire che, grazie all’impresa che svolge l’attività di raccolta delle adesioni, valutazioni istruttorie e negoziato con il creditore si eleva a potenza la sommatoria delle disponibilità transattive dei singoli debitori.

Al creditore si prospetta una operazione che vede già disponibile e liquida la somma collettivamente offerta.